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Peck

Una storia lunga tre secoli

1883

Le origini

La storia di Peck, punto di riferimento per il buon cibo e il buon vino per i gourmand di tutto il mondo, comincia nel 1883.
È proprio a Milano, già all’epoca considerata la capitale economica d’Italia, che l’intraprendente salumiere di Praga Francesco Peck decide di aprire una bottega di salumi e carni affumicate di tipo tedesco in via Orefici 2, con l’ambizione di renderla la più prestigiosa salumeria della città. 
In breve tempo Peck raggiunge il proprio scopo, diventando uno dei luoghi di culto della città.

1890-1920

Il primo Novecento

Nel 1890 i locali vengono ampliati e rinnovati, e Peck diventa fornitore ufficiale della Casa Reale, assicurandosi così moltissimi altri clienti prestigiosi nel resto del Paese; spirito imprenditoriale, capacità manageriali e intraprendenza nelle relazioni interpersonali sono gli ingredienti che ne rendono possibile il successo.
Agli inizi del secolo, subito dopo la fine della prima guerra mondiale, Peck vende il marchio ad Eliseo Magnaghi, intellettuale ed imprenditore che imprime al negozio una nuova direzione. Nel 1912 il Peck si trasferisce in Via Spadari, in quella che ancora oggi è la sua sede, e apre le porte ad una nuova gamma di prodotti: pasta fresca, paste ripiene e piatti pronti vanno ad affiancare i più classici salumi, e danno il via ad una lunga e sempre attenta ricerca dell’eccellenza.

ANNI '30

Gli anni Trenta

Sono gli anni della rivoluzione culturale di Peck. Luogo ideale per prestigiose cene riservate, Peck dà il via alla tradizione di invitare personaggi di spicco del mondo politico ed istituzionale, insieme ad importanti clienti, amici ed intellettuali. È proprio negli anni ‘30 che nel negozio nasce lo “Sbafing Club”, un gruppo dal nome rappresentativo dello spirito goliardico dell’associazione, tenuto insieme dai membri più brillanti dell’élite culturale di Milano, tra cui Dario Niccodemi, Arnaldo Fraccaroli, Renato Simoni e, su tutti, il grande poeta Gabriele D’Annunzio, assiduo frequentatore del locale.

ANNI ‘50-’60

Il boom economico

La seconda guerra mondiale riduce in macerie la città. Sembra la fine di tutto, ma è invece l'inizio di un nuovo periodo di grandi cambiamenti e trasformazioni, sia urbane che sociali. Sopravvissuto ai tragici giorni dei bombardamenti, Peck continua ad ostentare le sue invitanti vetrine in via Spadari, dal 1956 di proprietà dei fratelli Grazioli. Già navigati imprenditori, proprietari di uno dei ristoranti di maggior successo della città, Giovanni e Luigi danno una nuova svolta agli affari: fanno la loro apparizione i piatti pronti, la gastronomia da asporto, il panino gourmet da consumare in negozio, e si allarga la proposta commerciale. È proprio allora che prende avvio la cultura della pausa pranzo: molti pendolari preferiscono mangiare un panino seduti ad un bancone, magari davanti ad un boccale di birra, piuttosto che usufruire delle mense aziendali. Peck avvia anche le prime strategie di comunicazione sui principali quotidiani dell'epoca.

ANNI ‘70-’90

La fine del '900

La sperimentazione, l’innovazione, la voglia di raggiungere clienti sempre nuovi è la chiave del successo dei fratelli Stoppani, succeduti ai Grazioli nel 1970. Figli di un salumiere, forti degli anni di studio ed esperienza, i nuovi proprietari ampliano sempre di più l’offerta, che comprende ora gastronomia, salumi, formaggi, carni, panetteria, pasticceria ed un’imponente enoteca. Con un efficace progetto di ristrutturazione, sul finire del secolo, Peck quadruplica i propri spazi; al piano terra si integrano i tre negozi che fino ad allora erano separati nelle vie adiacenti a Via Spadari (Rosticceria, Casa del Formaggio e Bottega del Maiale) e al primo piano vede la luce un’elegante sala da tè.
Nel 1986 Peck inaugura la collaborazione con il gruppo Takashimaya, storica catena di department store giapponese, aprendo i suoi primi punti vendita all’estero.

XXI SECOLO

Peck del XXI secolo

Coerente con lo sviluppo in Oriente, accanto alla nascita di 21 negozi nelle maggiori città nipponiche, Peck apre nell’ottobre 2004 a Taiwan e nel 2007 a Singapore. Nel frattempo, nel 2001 nasce il Peck Italian Bar al posto dell’antica Rosticceria di via Cantù 3. Nell’aprile 2013 il marchio viene acquisito da Pietro Marzotto, imprenditore italiano di successo con una forte esperienza a livello internazionale e grande conoscitore del settore alimentare. La famiglia Marzotto getta le basi per gli sviluppi di Peck del terzo millennio: da storico locale milanese, punto di riferimento dell’enogastronomia di qualità, a marchio di gastronomie e ristoranti nelle maggiori città internazionali quale sinonimo di eccellenza del gusto e della cucina italiana. Altro importante obiettivo è innovare e ampliare l’offerta, in risposta alle diverse esigenze di una clientela sempre più attenta alla qualità.
Sotto la sua guida vedono la luce il Ristorante Al Peck nel 2013 (che va a sostituire la sala da tè del primo piano) e un negozio e un ristorante a Seoul in Corea nel 2014.
Peck ha inoltre rappresentato l’eccellenza del made in Italy a Expo Milano 2015 in qualità di ristorante ufficiale di Padiglione Italia, luogo di incontro delle maggiori personalità della scena politica domestica ed internazionale.

In linea con i tempi e con i cambiamenti della società, attento ai nuovi mezzi di comunicazione ma sempre fedele alla solida professionalità del salumaio di Praga, Peck è ancora uno dei simboli di Milano.