La nostra storia

La storia di Peck è la storia di una città: dal dinamismo della Milano di fine ‘800, allo spirito ottimista del Miracolo economico fino alle moderne sfide della globalizzazione e della modernità.

La nostra storia

1883

Da Praga alla piccola metropoli

Il prestigio si consolida. Tanto da far guadagnare a Peck il più ambito dei riconoscimenti per un’impresa commerciale del tempo: fornitore ufficiale della Real Casa.

L’anno è il 1890. Grazie all’imprimatur dei Savoia, casa regnante d’Italia, il negozio di gastronomia milanese diventa un indirizzo imprescindibile per l’aristocrazia e l’alta borghesia di tutto il Paese. Fare acquisti da Peck è sempre più un segno di distinzione. È quindi arrivato il momento di fare un salto di qualità.

All’inizio del Novecento l’illuminato imprenditore Eliseo Magnaghi, uomo colto e visionario, acquista l’attività e sposta il negozio principale in via Spadari, la sede attuale di Peck. L’offerta si amplia con pasta fresca e piatti pronti. L’idea è quella di offrire il migliore dei servizi alla clientela più attenta. Siamo nel 1912 e da quell’anno Peck non abbandonerà mai questa filosofia

1890-1920

Una gastronomia da re

Il prestigio si consolida. Tanto da far guadagnare a Peck il più ambito dei riconoscimenti per un’impresa commerciale del tempo: fornitore ufficiale della Real Casa.

L’anno è il 1890. Grazie all’imprimatur dei Savoia, casa regnante d’Italia, il negozio di gastronomia milanese diventa un indirizzo imprescindibile per l’aristocrazia e l’alta borghesia di tutto il Paese. Fare acquisti da Peck è sempre più un segno di distinzione. È quindi arrivato il momento di fare un salto di qualità.

All’inizio del Novecento l’illuminato imprenditore Eliseo Magnaghi, uomo colto e visionario, acquista l’attività e sposta il negozio principale in via Spadari, la sede attuale di Peck. L’offerta si amplia con pasta fresca e piatti pronti. L’idea è quella di offrire il migliore dei servizi alla clientela più attenta.

Siamo nel 1912 e da quell’anno Peck non abbandonerà mai questa filosofia

Anni '30

Le cene del Vate

Lo stile Peck è ormai imprescindibile per le persone di gusto. Per questo attira figure di spicco del mondo della cultura, della politica, dell’economia. Non solo le signore delle grandi famiglie milanesi, ma una élite di appassionati gastronomi, di gourmand curiosi che interpretano la gastronomia come un fatto culturale, oltre che alimentare.

È così che negli anni ’30 Peck diventa un salotto goloso, un ritrovo goliardico di menti brillanti che si scambiano idee durante cene indimenticabili.

Nasce così, in via Spadari, lo Sbaffing Club”, una congrega ironica e colta che riunisce i più bei nomi della cultura milanese come il commediografo Dario Niccodemi, il giornalista Arnaldo Fraccaroli e il critico Renato Simoni. Ma l’ospite più celebre di questa stagione felice è Gabriele D’Annunzio, non solo il poeta più famoso del suo tempo, ma un competentissimo devoto al buon cibo: a lui si devono l’invenzione dei termini “tramezzino” e “parrozzo”.

Anni '50 '60

Miracoli a Milano

Arriva la guerra. I bombardamenti. Milano è profondamente ferita. Ma non piegata. Anzi. Per non smentire il suo spirito la città rinasce con ancora più forza, più vitalità. Peck interpreta perfettamente questa attitudine così profondamente milanese. Nel 1956 inizia una nuova stagione. Siamo in pieno boom economico.

L’Italia cambia. I fratelli Grazioli, navigati imprenditori e nuovi proprietari di Peck, colgono alla perfezione le moderne esigenze della società del miracolo italiano.

Nasce una nuova idea di pausa pranzo: i pasti sono consumati al bancone, il panino gourmet sostituisce i pasti pesanti del passato, il servizio diventa veloce e informale. Senza mai rinunciare alla qualità. Cambia anche il modo di raccontarsi: Peck investe sempre di più nella pubblicità sulle riviste e in azioni di quello che oggi chiameremmo di marketing del territorio.Anni ’70 ’90

Anni '70 '90

La boutique del lusso gastronomico

Lo stile Peck è ormai imprescindibile per le persone di gusto. Per questo attira figure di spicco del mondo della cultura, della politica, dell’economia. Non solo le signore delle grandi famiglie milanesi, ma una élite di appassionati gastronomi, di gourmand curiosi che interpretano la gastronomia come un fatto culturale, oltre che alimentare.

È così che negli anni ’30 Peck diventa un salotto goloso, un ritrovo goliardico di menti brillanti che si scambiano idee durante cene indimenticabili.

Nasce così, in via Spadari, lo Sbaffing Club”, una congrega ironica e colta che riunisce i più bei nomi della cultura milanese come il commediografo Dario Niccodemi, il giornalista Arnaldo Fraccaroli e il critico Renato Simoni. Ma l’ospite più celebre di questa stagione felice è Gabriele D’Annunzio, non solo il poeta più famoso del suo tempo, ma un competentissimo devoto al buon cibo: a lui si devono l’invenzione dei termini “tramezzino” e “parrozzo”.

2000

Locale per passione, globale per vocazione

Il nuovo Millennio arriva anche per Peck. E premia la coerenza di un marchio che è riuscito ad evolversi senza mai tradire la sua anima.

Per questo Peck conquista il pubblico giapponese con ben 21 punti vendita. Seguono poi Taiwan nel 2004 e Singapore nel 2007. Ma la casa madre non resta indietro e inaugura nel 2001 il Peck italian Bar.

Poi arriva il 2013 e l’avventura di Peck si arricchisce di un nuovo episodio: Pietro Marzotto, grande conoscitore del settore alimentare e dei mercati globali, diventa il nuovo padrone di casa.

La famiglia Marzotto è oggi l’interprete di un nuovo corso e, al tempo stesso, custode della filosofia Peck che ha sempre visto nel rispetto della tradizione la migliore spinta verso la contemporaneità. Con questo spirito nel 2013 apre il Ristorante Al Peck e nel 2014 il negozio con ristorante di Seoul.

Con l’Expo di Milano del 2015, dove Peck è ristorante ufficiale del Padiglione Italia, si consolida la sua missione: raccontare al mondo l’eccellenza del Made in Italy.

2016

Aperti da 140 anni

Dal 2016 Leone Marzotto, figlio di Pietro, ha preso nelle sue mani la regia di Peck. Con un rispetto assoluto della tradizione e la voglia di portare il marchio verso nuovi traguardi. Sempre con i piedi ben piantati nello storico negozio di via Spadari. Da qui, in meno di un anno, sono stati aperti due nuovi punti vendita: nell’avveniristico scenario di City Life e a Porta Venezia una piccola gastronomia di quartiere.

Nel 2021 lo stile della gastronomia milanese è approdato in Versilia. A Forte dei Marmi, meta tradizionale della villeggiatura meneghina, Peck segue i suoi clienti anche in estate. E racconta il gusto milanese al pubblico cosmopolita del Forte. Grazie anche alla collaborazione con Filippo, ristorante versiliano giovane e dinamico.

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